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Vending e Covid: il valore dei distributori automatici al tempo delle restrizioni

Il settore del vending è uno dei più dinamici del nostro Paese. Sono oltre 3 mila le aziende sparse in tutta la Penisola attive in questo campo e più di 30 mila i lavoratori che operano sulle “macchinette”.  L’Italia è il paese che in Europa ha installato il maggior numero di distributori automatici, oltre 820 mila. Certo, in questo momento non sta attraversando la sua ora più semplice, eppure vending e Covid non dovrebbero essere incompatibili. Anzi per certi versi, i distributori automatici potrebbero essere un grande sostegno ai lavoratori, ma non solo, in un momento in cui bar e ristoranti devono chiudere più o meno ovunque.

Attraverso la distribuzione automatizzata è possibile fornire prodotti alimentari, anche freschi, in totale sicurezza e tranquillità, dal momento che cibi e bevande vengono venduti in confezioni singole sigillate e garantite. Assicurarsi tali prodotti poi, avviene in maniera semplice e veloce, evitando assembramenti e riducendo i contatti personali. Le più recenti innovazioni tecnologiche infatti rendono l’acquisto ancor più rapido e sereno. I pagamenti possono essere effettuati direttamente dal proprio telefonino, al momento della scelta.

Ma al di là delle questioni maggiormente legate alla fase emergenziale, sono tantissimi gli aspetti che dimostrano l’attenzione alla sostenibilità del settore del vending. Nuovi parametri infatti fanno oramai stabilmente parte dei valori della categoria: risparmio energetico, prodotti ecocompatibili, packaging sempre meno ingombranti, realizzati con materiali riciclabili o compostabili ed inserti in un corretto programma di gestione dei rifiuti. Se prima tutto questo era un optional messo a disposizione solo da pochi, adesso è la base di partenza per qualunque azienda del settore.

Se un tempo i distributori automatici erano visti come una sorta di surrogato della grande distribuzione alimentare, adesso sono percepiti come una valida alternativa ad essa. Nelle macchinette si trovano sempre più prodotti di altissima qualità e molto spesso le bevande calde erogate, siano tè, caffè o infusi, sono più buone di quelle del bar e realizzate con prodotti genuini. I più recenti modelli poi, sono oggetti di design, eleganti e ricchi di contenuti multimediali ed acquistare prodotti diventa ogni giorno più semplice, rapido e sicuro.

Insomma, non solo vending e Covid possono coesistere, ma il settore può essere un valido aiuto per i tanti lavoratori che non hanno dovuto fermarsi, permettendo loro di avere a disposizione cibo e bevande.